Martedì 16 Maggio è in programma, per il progetto CO.E.S.I., una gita alla città di Arce. A partecipare sono i bambini e le famiglie destinatari del progetto. CO.E.S.I. è un progetto a sostegno dei profughi ucraini che sono a Cassino dopo aver lasciato il proprio Paese a causa della guerra. Oggi hanno la possibilità di imparare la lingua italiana, ma anche di essere sostenuti nel loro processo d’integrazione sul territorio.
La visita al museo della ferrovia
La gita alla città di Arce inizia con la visita al museo che racconta la storia della ferrovia Roccasecca-Avezzano. al Museo della Ferrovia di Arce. Ad accompagnare il gruppo di mamme e bambini in gita sono alcuni volontari che seguono il progetto, e sono: Corinne Nardone, coordinatrice e responsabile del progetto; Annalucia Longo, Assistente sociale; Fabiola De Marco, Docente alfabetizzazione per la lingua italiana L2; Ninko Yuliya, Mediatrice culturale; e le educatrici Karin Ruscitto, Mariangela Evangelista, Ilaria Miele. Presso il museo della Ferrovia di Arce, è bello ammirare cinque plastici artigianali che rappresentano i luoghi della ferrovia. In particolare un plastico di oltre 15 metri quadrati rappresenta Arce e la stazione. Un modello dotato di sistema computerizzato capace di realizzare suoni, e diversi modelli di treni circolanti. Inoltre, c’è una parte del museo dedicata alla collezione di modelli ferroviari di Paolo Silvi, suo fondatore. Infine, sono presenti anche video realizzati dall’esperto ferroviario, Renato Cesa de March. Uno in particolare è quello della famosa galleria elicoidale di Capistrello.
La chiesa dei santi Pietro e Paolo
Dopo questa prima visita, il gruppo si sposta, sempre ad Arce, presso la chiesa arcipretale dei Santi Pietro e Paolo. Una chiesa in stile Barocco che venne consacrata nel 1744. La chiesa appartiene alla diocesi di Sora-Cassino-Aquino-Pontecorvo. Il gruppo visita questo bellissimo luogo di culto, ricco di bellezze artistiche. Si tratta di una chiesa dedicata ai santi Pietro e Paolo che sono raffigurati ai lati dell’altare. La giornata è stata certamente una bella occasione di convivialità, e un modo per conoscere meglio le bellezze del nostro territorio.
