Grazie al progetto CO.E.S.I., sosteniamo l’inclusione sociale dei bambini ucraini facendo loro conoscere il nostro territorio. Così, la dott.ssa Corinne Nardone, responsabile del progetto, accompagna i piccoli a visitare l’abbazia di Montecassino, una delle più note Abbazie al mondo. Importante, proprio oggi che c’è una guerra nel cuore dell’Europa, conoscere il messaggio di San Benedetto, padre del monachesimo occidentale, ed il suo monastero. Soprattutto, questo è un luogo che nasce perché ogni monaco abbia la dignità che merita, attraverso preghiera e lavoro.
La missione del progetto e il supporto dei volontari con i bambini ucraini
Il progetto CO.E.S.I. nasce da un’idea del dott. Antonio Felice Fargnoli, progettista. Il quale riflette sulla necessità di realizzare a Cassino questo progetto attraverso una gestione in ATS tenuta da Autentica Cooperativa Sociale, come capofila. Insieme, partecipano anche l’Associazione Minerva Formazione e Lavoro, e le Acli Provinciali di Frosinone. Tuttavia, quanto sta accadendo oggi in Ucraina, si tratta di una delle emergenze umanitarie più sentite e che più preoccupano l’opinione pubblica. Ugualmente, il Terzo Settore dev’essere attivo e cercare di offrire un certo supporto ai profughi. Anche per questo è molto importante l’impegno dei volontari. Così, la dott.ssa Corinne Nardone, responsabile delle attività con i minori, promuove una gita all’abbazia di Montecassino. Insieme a lei, partecipano le educatrici che accompagnano i bambini. Inoltre, c’è anche un interprete ucraina, Ninko Yuliya, per favorire un miglior incontro linguistico. Così, il gruppo si prepara a conoscere l’abbazia che campeggia sulla città di Cassino. Ma anche a conoscere la storia del monastero più antico d’Italia.
La visita all’abbazia di Montecassino
La visita al monastero benedettino di Montecassino è un’occasione per scoprire e per esplorare i suoi chiostri. Infatti, qui c’è anche il lavoro di una guida che parla delle origini del monumento. L’opera risale al VI secolo, quando San Benedetto fonda qui nella città martire, il primo monastero dell’Ordine Benedettino. Come anche, è bello avere informazioni riguardanti la Regola benedettina. Visitare questo luogo ha un fascino anche perché impariamo che esiste un documento secondo il quale viene organizzata la vita in monastero. Ma è anche una testimonianza per indicare in cosa i benedettini differiscono dagli altri ordini religiosi. Infine, anche questa uscita serve a realizzare delle attività per mettere in moto la nostra comunità, rendere i nostri giovani attivi. Allo stesso tempo, promuoviamo il nostro territorio perché sia più inclusivo e solidale. La visita all’abbazia di Montecassino è anche un momento di riflessione su quel messaggio di Pace che oggi chiediamo tutti.



